Homemade fresh contemporary Jazz
Inside Out is a jazz quintet led by saxophonist and composer Vincent Dupuy, accompanied by the talented Dario Spezia on guitar, Giuseppe Blanco on piano, Andrea Lo Palo on drums, and Jaromir Rusnak on double bass.
The backbone of their eponymous debut album consists of three original compositions by the leader, “Jack's First” , “The Trotter Pospect” and “Nightlight”.
“Jack's first” charms with its regular irregularity, its melodic line supported by a clave that constantly turns back on itself, always landing softly on its velvet feet.
“Trotter Prospect” is an ethereal ballad, both nostalgic and contemplative, which develops around a blues harmonic grid inspired by Charles Mingus' “Goodbye Pork Pie Hat.”
“Nightlight,” on the other hand, has a more complex architecture, based on a harmonic pattern that moves in descending minor thirds, passing through a calm introduction before developing an increasingly effervescent mood.
These tracks are complemented by two arrangements of original compositions by musicians who inspired the album (“Poem of the Moon” by Vince Mendoza and “Moving On” by Lukas Gabric), as well as a modern reworking of the standard attributed to Miles Davis, “Nardis”.
While Inside Out offers a decidedly modern take on jazz, the compositions and arrangements remain rooted in a clearly identifiable functional harmony.
Lyricism and groove are the two essential building blocks, the two elementary particles on which both the compositions and the solos developed therein are based.
Giuseppe Blanco (1995) si laurea nel 2017 in Pianoforte Jazz presso i Civici Corsi di Jazz con una tesi in piano solo dal titolo “Il pianoforte come un’orchestra: dal pianismo stride agli sviluppi della contemporaneità”; nel 2021 consegue il Diploma Accademico di II livello in Pianoforte Jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano con una tesi sulla musica di Chick Corea per dieci strumenti dal titolo “To Chick Corea - Music without boundaries”.
Nel 2012 viene premiato da Ibla Classica International come “Eccellenza Iblea, Talento in carriera” e nel 2012, 2013 e 2014 riceve il premio “Eccellenza Musicale Iblea”; nel 2014 vince il primo posto al concorso pianistico internazionale “Giuseppe Ierna” di Floridia.
Nel 2014, tra i concorsi vinti, conquista il Young Talent Special Mention al concorso internazionale Ibla Grand Prize, presieduto da Marcello Abbado, e sarà premiato nel 2015 con una tournée dall’Arkansas a New York, suonando in luoghi come la New York University e la Carnegie Hall; sarà recensito positivamente dal critico Jeffrey James del Sound Word Sight.
Sempre nel 2015 vince il New York University Audience Award e il Villa Anna Audience Award, risultando in entrambe le giornate il musicista più votato dal pubblico.
Dal 2016 suona con la Civica Jazz Band di Enrico Intra al Piccolo Strehler, suonando con Giulio Visibelli, Emilio Soana, Roberto Rossi, Andrea Andreoli, Marco Vaggi, Tony Arco e con solisti ospiti come Tiziana Ghiglioni, Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu, Roberto Ottaviano, Claudio Fasoli, Daniele Cavallanti.
Nel 2017 registra l’album Milanology con il contrabbassista Masatoshi Shoji e Davide Borgonovo.
Nel 2018 Dado Moroni lo seleziona per il progetto internazionale Medinea durante i seminari di NuoroJazz.
Nel 2019 e nel 2021 vince il 2° posto al Premio del Conservatorio con un progetto su Herbie Hancock e uno su Chick Corea, entrambi presentati in trio.
Nel 2022 rilascia il disco “First Pick” con il quintetto italo-finlandese DAIEN5 e nello stesso anno svolgono un tour in Italia, Finlandia e in Estonia in numerosi festival, tenendo anche delle masterclass sull’improvvisazione e sullo stile Hard Bop in auditorium e teatri.
Nello stesso anno registra l’album “First Pick live at Philly Joe’s” a Tallinn, l’album con il sestetto swing Razzle Dazzle, il secondo album con i Daien5 e l’album “Aghana Tree”, in piano trio con Robert Bonisolo al sax tenore.
Dal 2014 suona a Milano presso Teatro Arcimboldi, Teatro Dal Verme, Teatro Piccolo Streheler, Palazzina Liberty, Castello Sforzesco, Teatro Burri, Sala Verdi e Sala Puccini del Conservatorio G.Verdi, Auditorium Lattuada; nel 2014 ha inaugurato la stagione dei concerti al Castello Ursino di Catania, nel 2016 tiene un concerto al Teatro Vittorio Emanuele e nel 2017 suona al Chiostro dei Benedettini di Messina.
Ha suonato presso JazzMI, Locarno Film Festival, SaloJazz, Novara Jazz Festival, Garda Jazz Festival, Lagarina Jazz Festival, Crema Jazz, Dolomiti SkiJazz, Piano City.
Ha suonato con Paolo Tomelleri, Tino Tracanna, Giulio Visibelli, Tony Arco, Marco Vaggi, Emilio Soana, Rudi Migliardi e con altri musicisti italiani e stranieri. Ha frequentato le masterclass di Barry Harris, Dave Liebman, Lenny White, Joe Lovano, Peter Erskine, Peter Bernstein e Valery Piassetsky.
Giuseppe Blanco (1995) si laurea nel 2017 in Pianoforte Jazz presso i Civici Corsi di Jazz con una tesi in piano solo dal titolo “Il pianoforte come un’orchestra: dal pianismo stride agli sviluppi della contemporaneità”; nel 2021 consegue il Diploma Accademico di II livello in Pianoforte Jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano con una tesi sulla musica di Chick Corea per dieci strumenti dal titolo “To Chick Corea - Music without boundaries”.
Nel 2012 viene premiato da Ibla Classica International come “Eccellenza Iblea, Talento in carriera” e nel 2012, 2013 e 2014 riceve il premio “Eccellenza Musicale Iblea”; nel 2014 vince il primo posto al concorso pianistico internazionale “Giuseppe Ierna” di Floridia.
Nel 2014, tra i concorsi vinti, conquista il Young Talent Special Mention al concorso internazionale Ibla Grand Prize, presieduto da Marcello Abbado, e sarà premiato nel 2015 con una tournée dall’Arkansas a New York, suonando in luoghi come la New York University e la Carnegie Hall; sarà recensito positivamente dal critico Jeffrey James del Sound Word Sight.
Sempre nel 2015 vince il New York University Audience Award e il Villa Anna Audience Award, risultando in entrambe le giornate il musicista più votato dal pubblico.
Dal 2016 suona con la Civica Jazz Band di Enrico Intra al Piccolo Strehler, suonando con Giulio Visibelli, Emilio Soana, Roberto Rossi, Andrea Andreoli, Marco Vaggi, Tony Arco e con solisti ospiti come Tiziana Ghiglioni, Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu, Roberto Ottaviano, Claudio Fasoli, Daniele Cavallanti.
Nel 2017 registra l’album Milanology con il contrabbassista Masatoshi Shoji e Davide Borgonovo.
Nel 2018 Dado Moroni lo seleziona per il progetto internazionale Medinea durante i seminari di NuoroJazz.
Nel 2019 e nel 2021 vince il 2° posto al Premio del Conservatorio con un progetto su Herbie Hancock e uno su Chick Corea, entrambi presentati in trio.
Nel 2022 rilascia il disco “First Pick” con il quintetto italo-finlandese DAIEN5 e nello stesso anno svolgono un tour in Italia, Finlandia e in Estonia in numerosi festival, tenendo anche delle masterclass sull’improvvisazione e sullo stile Hard Bop in auditorium e teatri.
Nello stesso anno registra l’album “First Pick live at Philly Joe’s” a Tallinn, l’album con il sestetto swing Razzle Dazzle, il secondo album con i Daien5 e l’album “Aghana Tree”, in piano trio con Robert Bonisolo al sax tenore.
Dal 2014 suona a Milano presso Teatro Arcimboldi, Teatro Dal Verme, Teatro Piccolo Streheler, Palazzina Liberty, Castello Sforzesco, Teatro Burri, Sala Verdi e Sala Puccini del Conservatorio G.Verdi, Auditorium Lattuada; nel 2014 ha inaugurato la stagione dei concerti al Castello Ursino di Catania, nel 2016 tiene un concerto al Teatro Vittorio Emanuele e nel 2017 suona al Chiostro dei Benedettini di Messina.
Ha suonato presso JazzMI, Locarno Film Festival, SaloJazz, Novara Jazz Festival, Garda Jazz Festival, Lagarina Jazz Festival, Crema Jazz, Dolomiti SkiJazz, Piano City.
Ha suonato con Paolo Tomelleri, Tino Tracanna, Giulio Visibelli, Tony Arco, Marco Vaggi, Emilio Soana, Rudi Migliardi e con altri musicisti italiani e stranieri. Ha frequentato le masterclass di Barry Harris, Dave Liebman, Lenny White, Joe Lovano, Peter Erskine, Peter Bernstein e Valery Piassetsky.
Giuseppe Blanco (1995) si laurea nel 2017 in Pianoforte Jazz presso i Civici Corsi di Jazz con una tesi in piano solo dal titolo “Il pianoforte come un’orchestra: dal pianismo stride agli sviluppi della contemporaneità”; nel 2021 consegue il Diploma Accademico di II livello in Pianoforte Jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano con una tesi sulla musica di Chick Corea per dieci strumenti dal titolo “To Chick Corea - Music without boundaries”.
Nel 2012 viene premiato da Ibla Classica International come “Eccellenza Iblea, Talento in carriera” e nel 2012, 2013 e 2014 riceve il premio “Eccellenza Musicale Iblea”; nel 2014 vince il primo posto al concorso pianistico internazionale “Giuseppe Ierna” di Floridia.
Nel 2014, tra i concorsi vinti, conquista il Young Talent Special Mention al concorso internazionale Ibla Grand Prize, presieduto da Marcello Abbado, e sarà premiato nel 2015 con una tournée dall’Arkansas a New York, suonando in luoghi come la New York University e la Carnegie Hall; sarà recensito positivamente dal critico Jeffrey James del Sound Word Sight.
Sempre nel 2015 vince il New York University Audience Award e il Villa Anna Audience Award, risultando in entrambe le giornate il musicista più votato dal pubblico.
Dal 2016 suona con la Civica Jazz Band di Enrico Intra al Piccolo Strehler, suonando con Giulio Visibelli, Emilio Soana, Roberto Rossi, Andrea Andreoli, Marco Vaggi, Tony Arco e con solisti ospiti come Tiziana Ghiglioni, Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu, Roberto Ottaviano, Claudio Fasoli, Daniele Cavallanti.
Nel 2017 registra l’album Milanology con il contrabbassista Masatoshi Shoji e Davide Borgonovo.
Nel 2018 Dado Moroni lo seleziona per il progetto internazionale Medinea durante i seminari di NuoroJazz.
Nel 2019 e nel 2021 vince il 2° posto al Premio del Conservatorio con un progetto su Herbie Hancock e uno su Chick Corea, entrambi presentati in trio.
Nel 2022 rilascia il disco “First Pick” con il quintetto italo-finlandese DAIEN5 e nello stesso anno svolgono un tour in Italia, Finlandia e in Estonia in numerosi festival, tenendo anche delle masterclass sull’improvvisazione e sullo stile Hard Bop in auditorium e teatri.
Nello stesso anno registra l’album “First Pick live at Philly Joe’s” a Tallinn, l’album con il sestetto swing Razzle Dazzle, il secondo album con i Daien5 e l’album “Aghana Tree”, in piano trio con Robert Bonisolo al sax tenore.
Dal 2014 suona a Milano presso Teatro Arcimboldi, Teatro Dal Verme, Teatro Piccolo Streheler, Palazzina Liberty, Castello Sforzesco, Teatro Burri, Sala Verdi e Sala Puccini del Conservatorio G.Verdi, Auditorium Lattuada; nel 2014 ha inaugurato la stagione dei concerti al Castello Ursino di Catania, nel 2016 tiene un concerto al Teatro Vittorio Emanuele e nel 2017 suona al Chiostro dei Benedettini di Messina.
Ha suonato presso JazzMI, Locarno Film Festival, SaloJazz, Novara Jazz Festival, Garda Jazz Festival, Lagarina Jazz Festival, Crema Jazz, Dolomiti SkiJazz, Piano City.
Ha suonato con Paolo Tomelleri, Tino Tracanna, Giulio Visibelli, Tony Arco, Marco Vaggi, Emilio Soana, Rudi Migliardi e con altri musicisti italiani e stranieri. Ha frequentato le masterclass di Barry Harris, Dave Liebman, Lenny White, Joe Lovano, Peter Erskine, Peter Bernstein e Valery Piassetsky.
Jaromir Rusnak is a Polish double bassist, electric bassist, and composer born on November 24, 1996, in Krakow. Currently based in Milan, he is an artist whose work blends the lyricism of Slavic traditions with the expressive depth of jazz and contemporary music.
He began his musical journey with piano at the age of eight and soon entered music school for accordion in Krakow. After a brief pause during his teenage years, he returned to music through classical double bass, which eventually led him to explore electric bass as well. This shift opened the door to Krakow’s vibrant rock and jazz scenes.
In 2016, he released his first EP with the alternative rock band 9 Kidneys, marking his debut as a recording artist. Around the same period, he began collaborating with the electronic duo Bass Astral x Igo, performing with them on some of Poland’s largest stages. Their appearances included major festivals and venues across the country, most notably the Open’er Festival, one of the biggest music events in Central Europe.
From the beginning of his bass studies, Jaromir showed a natural inclination toward composition and arrangement. His first original piece was written for his final recital in music school, and since then, composing has remained central to his musical identity. This has led to a series of thoughtful and personal works, ranging from solo compositions to large ensemble arrangements.
In 2020, he released his debut album Piżmo, a fully home-produced project created during the lockdown, featuring a rotating lineup of musicians from across Poland. This was followed by Piżmo Live (2023), and the critically acclaimed Everlasting Suite (2025), released on the Polish label SJRecords. The latter showcases his compositional maturity and was praised for its thematic depth and refined orchestration. All three albums were mixed by long-time collaborator Kosma Standera.
Outside of the jazz world, Jaromir has embraced a wide spectrum of genres. He toured with Kubaterra, contributed to recordings by artists like Karol Ochodek and Latest Trip, and performed extensively with swing ensemble Swing Like That. Between 2016 and 2021, he was deeply involved in Krakow’s klezmer and Balkan music scene. As a member of the ethnic group Kriva Drina, he co-created and arranged several pieces for their 2022 album Azdava, including “Noc” and “Zvijezda Tjera Mjeseca.”
In 2021, he moved to Milan to pursue a Master’s degree in Jazz Double Bass under Lucio Terzano, at the Conservatorio Giuseppe Verdi, graduating with honors in 2023. His time in Italy significantly shaped his artistic direction. He collaborated with notable figures such as Marshall Gilkes, Pino Jodice, Luca Visibelli, and Luca Missiti, taking part in large ensemble and big band projects. He also toured with pianist and composer Vijaya Trentin for her album Chrysalis, culminating in a live concert at Casa del Jazz in Rome. During his academic years, he also performed at the Cheltenham Jazz Festival, adding to his growing international performance experience.
In 2022, he founded the Jaromir Rusnak Quartet (Riccardo Sala – tenor saxophone, Giuseppe Blanco – piano, Andrea Lo Palo – drums), a group that fuses Slavic melodic sensibilities with the dynamic language of modern European jazz. The quartet won 1st prize at the IX Premio del Conservatorio di Milano and has since performed extensively, releasing Pizmo Live (2023), Everlasting Suite and Live at Ursa Maior (2025).
In addition to leading his own projects, Jaromir continues to work as a session bassist and arranger. Recent collaborations include an EP with Karol Ochodek, the 2025 album Mi Piace by Anna Castiglia, and Terre del Sacramento by Simone Famiglietti. Jaromir is a committed advocate for cross-cultural dialogue in music, weaving together diverse influences with clarity, precision, and emotional resonance.